Tutti i gioielli gastronomici novesi

Agnolotti

Agnolotti da “agnolo”, agnello, corrisponde ad agnolotti, voce toscana. Involtini di pasta contenenti, in origine, carne di agnello, con eccipienti ed aromatizzanti. Ora le carni bovine hanno sostituito quelle ovine. Durante i secoli passati, nella microeconomia delle fattorie familiari, avevano posto pecore e capre per la produzione di lana, di latte leggero, nonché di carne a getto frequente, appunto quella degli agnelli.

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Amaretti

A base di mandorle dolci, zucchero, albume d’uovo fresco, armelline amare, miele, mandorle amare spolverati di zucchero a velo, sono preparati secondo una ricetta vecchia di oltre due secoli, visto che il brevetto è addirittura datato 1780. Laboratori e punti degustazione propongono amaretti buonissimi, morbidi, fragranti, come difficilmente si gustano in giro. La discreta possibilità di conservazione li rende il più classico dei souvenir gaviesi. Si sposano alla perfezione con una buona bottiglia di “Gavi” ben fresco. Agli amaretti è stata assegnata la De.co. dal Comune di Gavi.

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Amaro Novese Peruzzo

Da un’antica ricetta di infusi di piante officinali, quali genzianella, centaurea, carlina, rosa canina, ginepro e biancospino. Un bicchierino dopo i pasti è un ottimo tonico e digestivo. Con ghiaccio e limone, grazie al moderato contenuto alcolico, diventa aperitivo. Si può allungare con acqua naturale o gassata, sia fredda che a temperatura ambiente, per avere un effetto dissetante. Si può mettere sul gelato alla crema o vaniglia. È stato insignito della De.Co della Città di Novi Ligure.

NOTIZIE STORICHE
Nella prima metà del ‘900 Igino Peruzzo è noto nell’ovadese come “Il mago della Valle d’Orba”, una “guaritore” che usa come farmaci le erbe dei campi. Nel laboratorio di Molare, Igino crea l’Amaro Peruzzo, sulla base di un’antica ricetta dell’Appennino Ligure, che si compone di infusi di erbe aromatiche, fiori e radici tipiche dell’ambiente appenninico. Nel dopoguerra Igino tramanda il suo sapere ai figli che daranno vita all’azienda di famiglia che oggi ha sede a Novi Ligure, la Erbaflor, ed è specializzata in integratori, erbe e cosmetica naturale.

Baci di dama

Sono dei biscotti tipici della pasticceria piemontese. Sono perfetti per accompagnare tè e caffè, ma sono golosi in qualsiasi occasione. Agli amaretti è stata assegnata la De.co. dal Comune di Gavi (Bacio di dama di Gavi) e dal Comune di Novi Ligure (Bacio di dama novese).

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Bagna càuda

La Bagna Càuda (salsa calda) è un condimento tradizionale piemontese a base di aglio e acciughe che viene servita in un tegame di coccio riscaldato da un fornello o da una candela. Può essere accompagnata da verdure crude o cotte.

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Bagnet ros

Il Bagnet Ros è un salsa della tradizione piemontese a base di pomodoro che, solitamente, accompagna le carni bollite. Può anche essere consumata sul pane.

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Bagnet verd

Il Bagnet Verd è una salsa della tradizione piemontese a base di prezzemolo che, solitamente, accompagna le carni bollite. Può anche essere consumata sul pane.

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Birra Pasturana

Birra Pasturana nasce nel paesino omonimo in provincia di Alessandria, vicino a Novi Ligure, sulle colline del Gavi in un “micro birrificio” all’insegna dell’artigianalità: dall’impianto a fiamma diretta – tino di ammostamento e bollitura, affiancati in corpo unico con filtrazione a parte – al locale di brassaggio, dove fermentatori di varie capacità sono in grado di accogliere da una a tre cotte per la produzione di dieci tipi diversi di birra.

Birra Pasturana è organizzatrice e protagonista di Artebirra Pasturana che si tiene il primo fine settimana di giugno. Sia la birra che l’evento sono state insignite della De.co

Bonet

Il Bonet, dolce al cucchiaio, le cui origini risalgono probabilmente alla zona delle Langhe, è un dolce della tradizione piemontese a base di cacao e amaretti.

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Canestrelli

Semplici ciambelline, friabili senza sbriciolarsi, affondano le loro radici nella tradizione medioevale. Farina strutto, lievito e olio sono alla base di questi dolci che vengono venduti nelle panetterie o, raccolti in collane, presso alcune bancarelle. Ne esistono molte varianti alcune delle quali hanno ottenuto la De.co: Canestrelletti e Canestrelli del Comune di Gavi; canestrello bollito e canestrello al Gavi del Comune di Novi Ligure.

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Caramelle

Le caramelle classiche sono caramelle dure in gusti assortiti. La caratteristica di questa caramella è dovuta alla lavorazione con paste di frutta ed estratti naturali preparate dai tecnologi in azienda ed amalgamati con pasta di mandorle.

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Carne di Fassone

Una delle prelibatezze della produzione piemontese è la carne di Fassone: denominazione usata dagli addetti ai lavori per tutti i bovini che hanno masse muscolari abbondanti di particolare pregio per l’alta resa. “L’oro rosso” è considerata tra le carni più pregiate, grazie alle ottime caratteristiche nutrizionali e dietetiche, essendo povera di grasso (- 0,5%) con esiguo contenuto di colesterolo tenera e saporita. Proteica, con un alto contenuto di aminoacidi essenziali, facilmente digeribile e assimilabile senza affaticamento di intestino, fegato e reni. Ricca di ferro e vitamine idrosolubili (B1, B2, PP, B6 e B12).

La Carne bovina di razza Piemontese ha ottenuto la De.co. del Comune di Basaluzzo.

Castagne

Sul territorio della Val Borbera e della Valle Spinti, sono presenti dei castagneti appartenenti a vecchie varietà locali ancora coltivate e commercializzate. Le principali varietà di castagne innestate sono: tempurja, serviasca, russainna.

Cece di Merella

Questa leguminosa, che si semina a marzo e si raccoglie a luglio, trova nei terreni asciutti dei dintorni di Novi Ligure (località Merella) l’area ideale per la coltivazione. Proprio nella frazione Merella, ad agosto, si possono degustare i piatti a base di questi straordinari legumi, in occasione della Sagra dei ceci: i ceci di Merella e l’omonimo evento sono state le prime De.co. del comune di Novi Ligure.

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Corzetti

Ecco un prodotto originale, poco conosciuto al di fuori della ristretta area di produzione. Si tratta di un tipo di pasta la cui origine si perde nella memoria collettiva. I corzetti sono tipici di Novi Ligure, dove hanno anche ispirato un’Accademia e ottenuto la De.Co. Hanno una forma tonda e sottile, che una volta serviva a distinguere anche le famiglie, che in casa conservavano il proprio stampo di legno con il marchio da imprimervi sopra. Da assaggiare al pesto e con il sugo ai funghi e salsiccia.

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Cremino

Il cremino è un cioccolatino costituito da due strati di cioccolato gianduia inframmezzati da una pasta di cioccolato contenente nocciole, caffè o limone. Oltre le selezionatissime materie prime del cioccolato, si utilizzano pasta di nocciole del Piemonte (tonda gentile delle Langhe), pasta di caffè ed estratto di limone di Sicilia. Il prodotto è incartato in alluminio ed avvolto con una fascetta di carta.

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Fagiolana della Val Borbera

Si tratta di una varietà di fagiolo bianco, caratteristico della Valle e consumabile sia fresco che essiccato. Un tempo era molto ricercato sui mercati liguri, ora è prodotto solo in quantità per autoconsumo.

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Farinata

Preparata con olio e farina di ceci, non ha nulla da invidiare a quella genovese, ovadese o alessandrina. Viene in genere venduta in piccole e caratteristiche osterie che propongono (secondo la tradizione ligure) lardo, torte di verdure, insalata russa, panissa fritta o in insalata

Focaccia

Molte botteghe artigianali della zona producono la gustosa e fragrante focaccia novese, ottima se accompagnata con un buon bicchiere di “Gavi”; viste le sue caratteristiche ne è stato richiesto il riconoscimento di tipicità (IGP) ed ha meritato la De.Co del Comune di Novi Ligure. Vai alla lista dei Panifici del Novese.

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Gianduiotto

Il celebre gianduiotto è un cioccolatino a forma di spicchio o barchetta rovesciata ottenuto impastando cacao, zucchero e le famose nocciole tonde gentili del Piemonte, rinomate per la loro qualità fine e gustosa. Il suo colore bruno varia a seconda delle miscele di cacao utilizzate, mentre la caratteristica forma deriva da antichi sistemi di lavorazione.

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Lardo

Il lardo in Piemonte ha tradizioni antichissime ed ha sempre costituito una base per l’alimentazione popolare. Impiegato come battuto nelle preparazioni gastronomiche per lardellare le carni, veniva spesso accompagnato con i prodotti locali come, ad esempio, le castagne.

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Lasagne alla Zerbetta

Si tratta di un piatto della Val Lemme e dei paesi del versante ovadese. Fa parte di una cucina povera e poco diffusa, per questa ragione non ne troviamo traccia nei grandi testi della cucina regionale italiana, ma la tipicità e la bontà di questo piatto hanno portato all’assegnazione della De.co. da parte del Comune di Gavi.

Le lasagnette di pasta all’uovo vengo cotte in abbondante acqua salata e condite con un sugo a base di fagioli borlotti o ceci, patate, pancetta, aglio e salvia e una spolverata di parmigiano.

Mais Ottofile Tortonese

Antica varietà di mais abbandonata dopo la Seconda Guerra Mondiale per la sua bassa resa e la fragilità e delicatezza della piante, il Mais Ottofile Tortonese è stato recuperato e oggi ne possiamo assaporare le grandi qualità organolettiche in piatti sia salati, come la polenta e i prodotti da forno, sia dolci, come crostate e biscotti.

Essendo una pianta molto delicata e pregiata, viene coltivata con metodi biologici e i chicchi sono macinati a pietra per preservarne la purezza e il gusto.

Mela “Carla” della Val Borbera

Frutto di medie dimensioni e dal sapore caratteristico, viene coltivato nella media e alta Val Borbera. La produzione è destinata prevalentemente al consumo familiare, ma il carattere di prodotto biologico lo rendono interessante anche in vista di una presenza su mercati più vasti.

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Mieli del Piemonte

I profumi e gli aromi dei fiori del Piemonte si ritrovano nel miele che si può acquistare in varie aziende (alcune di rilievo nazionale) e in varie versioni monofiore: timo, tiglio, eucalipto, girasole, erba medica e acacia.

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Mollana della Val Borbera

È un formaggio di solo latte vaccino, a media stagionatura. Tipico della stessa area del Montebore, viene in realtà prodotto in tutte le valli che hanno origine dal Monte Antola e comprendono territori delle province di Alessandria, Genova e Piacenza.

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Montebore

Formaggio un tempo prodotto con latte esclusivamente di pecora, in tempi recenti con latte misto di vacca (% dominante) e di pecora. Il latte utilizzato proveniva dalle razze presenti sul territorio e cioè: razze bovine (bruna alpina, tortonese, genovese, cabannina e loro incroci) o razze ovine. Sporadicamente veniva immesso un minimo di latte di capra.

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Moretto

Il Moretto di Gavi è il frutto di una lunga tradizione artigianale tramandata di padre in figlio. La produzione di questo particolare gelato alla crema ricoperta con un finissimo cioccolato fondente su cialda croccante avviene integralmente tramite un processo artigianale, nel quale vengono selezionate le migliori materie prime per un prodotto genuino, di qualità superiore che ha ottenuto la De.co. del Comune di Gavi.

Mostarda

La mostarda d’uva è il prodotto costituito da mosto d’uva cotto cui viene aggiunta frutta di stagione. Non è piccante si gusta con polenta, bolliti e formaggi.

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Pancetta

Questo salume si ottiene insaccando la pancetta, cioè il taglio che corrisponde al ventre dell’animale. I metodi di lavorazione si sono tramandati oralmente da generazioni di “insaccatori” attivi nella stagione invernale presso le famiglie delle Valli Borbera e Spinti.

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Prosciutto cotto

Il prosciutto cotto appartiene alle produzioni tradizionali che venivano preparate in casa o in piccole salumerie e che hanno poi rapidamente preso la strada dell’industrializzazione.

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Ravioli di Gavi

l territorio di Gavi non è famoso solo per il suo vino, ma anche per diversi prodotti tipici piemontesi. Non tutti sanno ad esempio che è proprio qui, non a Genova, che è nato un piatto della tradizione poi molto amato anche in Liguria: il raviolo.

La nascita di questa pasta fresca ripiena è legata alla storia della famiglia che poi le ha dato il nome, la famiglia Raviolo, che risiedeva in questa zona. I Raviolo preparavano questa sfoglia sottile ripiena di formaggio di capra e erbe e la cuocevano in brodo.  In seguito si trasferirono a Genova e i ravioli furono conosciuti come provenienti da Gavi.

Oggi il raviolo gaviese è prodotto De.Co (denominazione comunale) e la sua ricetta è gelosamente custodita da una confraternita, l’Ordine Obertengo dei Cavalieri del Raviolo e del Gavi che che da oltre 40 anni, si occupa della sua promozione.

Risotto al Gavi

La singolare piacevolezza del risotto al Gavi, cavallo di battaglia della cucina gaviese e De.co del Comune di Gavi, è nell’incontro equilibrato tra il sapore fresco e appena acido conferito dal vino e la morbida cremosità della mantecatura con il burro e il parmigiano.

Salamino al Gavi di Tassarolo

Da un’antica ricetta di Mastro Rocco (Ruchein), che negli anni 50 ha insaccato per prima volta i Salamini di Tassarolo al Gavi Docg, gli ingredienti genuini e naturali sono stati tramandati nel tempo e ancora oggi sono insaccati seguendo la ricetta originale. Rigorosamente di puro suino, il salamino al Gavi di Tassarolo contiene tra i suoi ingredienti il Gavi Docg della migliore qualità assumendo in tal modo gusto e aroma del tutto unici. Da consumarsi crudo (con limone e maionese), bollito (1/2 acqua e 1/2 Gavi Docg), nel sugo, nei ripieni, al forno e alla griglia.

Sanguinaccio

Si presentano come dei salsicciotti tendenzialmente scuri, a base di un impasto di sangue di maiale, pane secco raffermo, rifilatura di pancette, aglio, pepe, droghe, che viene insaccato nel budello e venduto fresco. Il prodotto viene bollito e servito con le patate.

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Tartufo

Il Tartufo è un fungo ipogeo (che vive sotto terra) a forma di tubero, che vive in simbiosi con le radici di alcune piante, quali, per esempio, la quercia, il tiglio, il nocciolo, il carpino e il pioppo. Ha una massa carnosa detta “gleba”, rivestita da una sorta di corteccia chiamata “peridio”.

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Testa in cassetta

Salume ottenuto lavorando la testa del suino a cui si aggiungono la lingua e il muscolo del manzo. Dopo la cottura, il prodotto viene affettato finemente e mescolato con sale e pepe, noce moscata, rum e marsala all’uovo. Infine si procede insaccando a mano l’impasto in una “tasca” di grosse dimensioni o nella tradizionale “cassetta” di legno dolce.

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Torrone

È un dolce composto da albume d’uovo, miele e zucchero, farcito con mandorle, noci, arachidi o nocciole tostate, spesso ricoperto da due strati d’ostia.Tipico del periodo natalizio, si può gustare tutto l’anno.

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Torta di riso

La torta di riso salata è un piatto di origine ligure, semplice e risolutivo in tante occasioni, perché è molto sostanziosa, può essere preparata in anticipo (anzi il giorno dopo è più buona) può essere consumata a temperatura ambiente, si trasporta molto facilmente ed è quindi ideale per i pic-nic. La torta è preparata farcendo una sfoglia, fatta con farina, olio e acqua tiepida, con riso bollito nel latte, zafferano, burro, parmigiano e uova.

Alla torta di riso di Gavi è stata assegnata la De.co. dal Comune di Gavi.

Vermut

Il vermut è un vino aromatizzato. Si prepara aggiungendo ai vini bianchi – specialmente ai moscati – dell’alcool, dello zucchero di canna e aromi in proporzioni tenute gelosamente segrete dai fabbricanti.

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